Lo stemma di Ronciglione, con l’avvento dei Farnese -che probabilmente fecero loro realizzare l’emblema di questo castro, visto che non sono mai stati trovati stemmi di epoca precedente- fecero inserire in questo stemma anche il loro giglio farnesiano, che è diverso dal giglio fiorentino che è più snello. Il giglio era simbolo di purezza e lo troviamo già in stemmi trecenteschi della famiglia.
I Farnese furono una delle più importanti dinastie rinascimentali e barocche italiane che ebbero parentele, per via di alcuni matrimoni, con importanti famiglie reali europee e sotto il loro illuminato governo Ronciglione si trasformò, da un piccolo e dimenticato castro, in una importante città con bei palazzi rinascimentali e barocchi -quest’ultimi adornati da notevoli stucchi, rari da trovare dalle nostre parti- e ampie strade molto rare da trovare nelle cittadine dell’epoca soprattutto nell’ambito dello Stato Pontificio.
Avere il giglio farnesiano nello stemma rappresentava un orgoglio per questa antica comunità che, dopo la città di Castro, che era la capitale e sede vescovile, era la cittadina più importante del Ducato di Castro e Ronciglione, Ducato che poteva contare alla fine del XVI secolo circa 45.000 abitanti. Dopo la distruzione di Castro, avvenuta nel 1649, e l’abbandono della città da parte dei suoi abitanti, Ronciglione rimase il più notevole esempio, nell’ambito del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, dell’urbanistica e dell’architettura farnesiana.
Della bellezza di questa città ancora ne godiamo oggi a distanza di quasi cinque secoli e con noi anche i turisti e gli studiosi. Grazie alle strade ampie fatte costruire dai Farnese i Ronciglionesi possono vantare uno dei più bei e antichi carnevali del mondo perché, se non avessero avuto strade così larghe, non avrebbero potuto fare le famose corse dei Barberi sin dal 1570 circa, quando furono completate le strade lungo le quali si snoda il percorso delle corse a vuoto; ma non si sarebbe potuto fare neanche il Carnevale che anch’esso nasce verso il 1570 circa in concomitanza della costruzione delle vie principali rinascimentali di questa bella cittadina. Con i Farnese decollò anche la cultura, con l’Accademia dei Desiderosi, un’accademia di cultori della letteratura, e furono avviate delle tipografie la prima delle quali iniziò la sua attività nel 1609 con i tipi di Domenico Dominicis e Antonio Colaldi, suo maestro che aveva iniziato la sua attività di tipografo in Orvieto.
Con i Farnese decollò anche l’economia e le attività manifatturiere con nuove ferriere, ramiere, concerie, cartiere e altro ancora e la nostra città divenne una città benestante, a differenza dei castri finitimi che vivevano soprattutto di agricoltura e di allevamento.
Grazie ai Farnese Ronciglione ebbe anche notevoli opere d’arte sia a livello architettonico che artistico. Dobbiamo essere grati in eterno a questa nobile famiglia per il bene cha hanno fatto a questa comunità e all’intero Ducato, bene di cui usufruiamo ancora oggi anche se, spesso, la nostra superficialità non ci fa riflettere su questo.
Purtroppo l’emblema del giglio farnesiano fu eliminato dopo il 1870 a causa dell’ignoranza culturale in cui era piombata la comunità di Ronciglione nel corso del XIX secolo anche a causa del calo economico, artistico e culturale causato, in parte, dall’incendio di Ronciglione da parte delle truppe francesi il 28 luglio 1799 che fu una delle cause che portò al declino questa cittadina.
Fu un errore degli amministratori dell’epoca quello di eliminare il giglio farnesiano dallo stemma, giglio che era il simbolo del periodo storico più bello di Ronciglione; purtroppo a questo errore non si è più posto rimedio nel corso degli anni successivi.
L’ignoranza culturale che colpì Ronciglione perdurò per parecchio tempo e anche se, dopo la seconda Guerra Mondiale, le cose migliorarono da un punto di vista economico e dal punto di vista dell’istruzione, tutti i Sindaci che si sono succeduti nel Comune di Ronciglione non hanno mai capito che bisognasse ripristinare il giglio farnesiano nel loro stemma, ignorando completamente il problema.
Chiediamo, dunque, all’Amministrazione comunale di risolvere questa annosa questione e di restituire allo stemma di Ronciglione il prestigio che si merita reinserendo il giglio farnesiano; sarà questo un gesto di gratitudine nei confronti dei Duchi della famiglia Farnese e un orgoglio storico per i cittadini di Ronciglione che ben pochi altri potranno vantare.
Si pubblica lo stemma del 1609 inserito nella “Polygraphia Roncilionensium” di Papirio Serangeli, notaio e letterato di Torri in Sabina (RI), suo paese di origine, e di Ronciglione. Come si vedrà sopra i leoni al di sopra della roncola c’è il giglio farnesiano.
Prof. Carlo Maria D’Orazi