La rocca dei Conti degli Anguillara a Faleria (VT), l'antica Stabia di epoca medioevale

Si pubblicano alcune foto del Castello dei Conti degli Anguillara di Stabia, oggi chiamata Faleria, in provincia di Viterbo.

La Rocca presenta diverse fasi di costruzione che vanno dal XIV al XVI secolo. La Rocca di Stabia è da più di un secolo di proprietà del locale Comune e, come molti palazzi storici della nostra provincia, è in stato di completo abbandono; addirittura all’interno, nella parte sinistra guardando la facciata principale, il Comune di Stabia ha fatto sciaguratamente costruire un ascensore rovinando la struttura originaria del Castello, mentre sulla parte destra della Rocca il tetto è crollato da molti anni e questo ha contribuito a far crollare anche i due solai del palazzo.

Osservando questa rocca non si può non immaginare l’imponenza che dovette avere il castello degli Anguillara a Capranica (VT) che era -insieme ad Anguillara Sabazia e, in parte, Cerveteri- il castro principale di questa nobile famiglia di origine romana.

La rocca di Capranica fu costruita fra il 1280 e il 1290, e fu la sede centrale della famiglia dei Conti degli Anguillara del ramo detto di Capranica (in contrapposizione al ramo di Anguillara Sabazia di cui fu capostipite dal 1346 il Conte Orso I, in seguito alla spartizione dei circa 40 castri della famiglia che fu attuata da Cola di Rienzo all’uopo incaricato dagli esponenti principali della famiglia: il Conte Orso I e Giovanni I).

Capostipite del ramo di Capranica, a partire dal 1346, fu il Conte Giovanni I degli Anguillara, figlio di Francesco a sua volta fratello del Conte Orso I che ospitò a Capranica nel 1337, per circa due mesi, il grande poeta aretino Francesco Petrarca che qui scrisse due lettere e tre sonetti ancora oggi conservati).

Figli di Giovanni I degli Anguillara furono i Conti Francesco e Nicola il cui sepolcro è conservato all’interno della chiesa romanico-gotica di San Francesco, una volta chiamata di San Lorenzo che è a tutt’oggi il titolo ufficiale con cui è stata consacrata.

Il sepolcro dei due Conti Francesco (morto nel 1406) e Nicola (morto nel 1408) degli Anguillara rappresenta la più bella opera d’arte che ci abbiano, in assoluto, lasciato gli Anguillara ed è attribuito allo scultore Paolo da Gualdo Cattaneo, in Umbria, vissuto a cavallo fra XIV e XV secolo e che è stato l’autore di diversi nobili sepolcri tra Vetralla e Roma.

L’imponente Rocca di Capranica fu abbattuta sicuramente alla fine del XV secolo per motivi ancora oggi non chiari e probabilmente per volontà del Papa Sisto IV della Rovere.