Il più importante atto trecentesco dell’Archivio Notarile di Capranica

Atto del 12 giugno 1346 rogato nella Rocca della famiglia dei Conti degli Anguillara nel loro castro di origine Anguillara Sabazia (Archivio di Stato di Viterbo, Archivio Notarile di Capranica, notaio Ser Pancrazio di mastro Domenico, prot. 307 cc. 15r/16r, atto del 12 giugno 1346).

Con questo atto, il più importante finora scoperto nell’Archivio Notarile trecentesco di Capranica, il Conte Orso I degli Anguillara (che ospitò nel 1337 nella Rocca di Capranica per circa due mesi il grande poeta aretino Francesco Petrarca che qui scrisse due lettere e tre sonetti, di cui due dedicati al Conte Orso, ancora oggi conservati, le due lettere nella sua raccolta di epistole Familiarium Rerum, i tre sonetti nella sua opera principale “Il Canzoniere”, sonetti n° 38, n° 49 e n° 98) dona a un certo Blasio di Palommària (forse Palombara Sabina) tre feudi e mezzo (metà del castro di Cerveteri, il castro di S. Severa, il castro di Carcari e il castro di Torricella) con i loro tenimenti, diritti e vassalli come gesto di gratitudine per i gratuiti servigi resi da Blasio di Palommaria e, come dice l’atto anche per l’affetto che il Conte nutriva nei confronti di Blasio; il Conte Orso I degli Anguillara promette che la donazione sarà irrevocabile, anche se Blasio, in futuro, dovesse essere ingrato nei confronti del Conte Orso e questo a pena di 25.000 fiorini aurei (equiparabili a circa 20 milioni di euro di oggi; è la pena pecuniaria più elevata finora riscontrata negli atti notarili trecenteschi di Capranica di cui sono stati esaminati 2.500 atti notarili su circa 3.500). Blasio di Palommària, secondo l’autorevole parere del medievista di Tolfa (RM) dr. Antonio Berardozzi potrebbe essere stato un “miles”, un comandante militare, al servizio del Conte Orso I degli Anguillara che -per i servigi gratuiti di Blasio di Palommària, ma anche per l’affetto che nutriva nei confronti di Blasio, come dice l’atto- gli dona i tre feudi e mezzo. Si tratta dell’unico atto finora trovato, nell’Archivio Notarile trecentesco di Capranica, relativo alla politica gestionale dei feudi della famiglia degli Anguillara.

 

Prof. Carlo Maria D’Orazi