La storia

         Il Centro di Studi Storici e Archeologici è nato l’8 aprile 2017 a Capranica (VT) nella Sala Kimairah sita in via Romana 62. All’assemblea di fondazione parteciparono 15 soci fondatori tra cui vogliamo ricordare, per la loro importanza accademica, il prof. Fabio Carboni, originario di Ronciglione ma residente a Roma, professore ordinario di “Paleografia e Filologia Italiana” all’Università de L’Aquila, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e purtroppo morto improvvisamente per un malore il 10 dicembre dello stesso anno, e il prof. Stephan Steingräber, di Monaco di Baviera, ora professore in quiescenza di “Etruscologia e Antichità Italiche” presso l’Università di Roma Tre, anch’esso autore di numerose pubblicazioni in tedesco, in italiano e in inglese. In particolare il prof. Fabio Carboni fu l’autore di una importante scoperta relativa a Capranica perché nella 2° metà degli anni ’90 del XX secolo scoprì, nell’Archivio Notarile di Capranica, conservato presso l’Archivio di Stato di Viterbo, tre liriche d’amore in volgare del notaio capranichese Ser Pancrazio di mastro Domenico, poesie datate al 1340 e contenute nel protocollo n° 313 di questo notaio e poeta.

Si tratta, in assoluto, delle più antiche poesie medioevali in volgare rinvenute nell’ambito della Provincia del Beato Pietro in Tuscia e che sono state pubblicate nella rivista “Italia Medioevale e Umanistica”, XLI, anno 2000, Editrice Antenore di Roma, a cura dell’Università di Padova.

 

Il nome originario del Centro culturale è stato quello di “Centro Ricerche e Studi di Capranica” e le sue finalità originarie erano quelle di sviluppare gli studi storici e archeologici relativi al territorio di Capranica e la tutela dei beni culturali a esso relativi.

Iniziarono a svilupparsi gli studi e furono date alle stampe le prime pubblicazioni di carattere storico partecipando anche a diversi convegni di carattere interprovinciale. Il Centro Ricerche e Studi di Capranica partecipò all’organizzazione di un convegno su il “Castrum Capralice e il castello di Capranica nel Medioevo” svoltosi il 7 settembre 2019 nella chiesa romanico-gotica di San Francesco (il cui vero titolo è “San Lorenzo”) in Capranica, convegno presieduto dal prof. Alfio Cortonesi, professore in quiescenza di “Storia Medioevale” presso l’Università della Tuscia di Viterbo.

Successivamente fu promosso un secondo convegno sulle famiglie signorili dei Conti degli Anguillara e dei Prefetti di Vico che furono protagoniste della storia della Provincia del Beato Pietro in Tuscia e di diversi castri dell’alta provincia romana tra l’XI e il XV secolo; tale convegno si è svolto a Capranica, sempre nella Chiesa di San Francesco, il 9 settembre 2021 ed è stato presieduto dal prof. Sandro Carocci, professore ordinario di “Storia Medioevale” presso l’Università di Tor Vergata e dal prof. Alfio Cortonesi, fra i massimi medievisti dell’Italia centrale; questo secondo convegno è stato il primo e l’unico in assoluto dedicato a queste due nobili famiglie, di origine romana, a partire dalla prima pubblicazione dedicata a una di queste due famiglie signorili, nel caso specifico ai Prefetti di Vico, opera di Carlo Calisse, edita nel 1888 da questo studioso originario di Civita Vecchia, professore universitario di “Storia del Diritto Italiano ed Ecclesiastico” poi Deputato e Senatore del Regno d’Italia.

Il prof. Carlo Maria D’Orazi, Presidente e promotore del Centro, nel frattempo ha sviluppato una ricerca storica d’archivio dedicata alla “Vita quotidiana e di corte, sotto gli Anguillara, nel XIV secolo”, ricerca iniziata nel gennaio del 2019, e ancora in corso, e che è finalizzata alla pubblicazione di un volume entro il 2024; tale ricerca consiste nell’analisi dei 33 libri notarili del XIV secolo, per circa 3.500 atti notarili in latino, conservati presso l’Archivio di Stato di Viterbo, e mai studiati, che hanno fornito una notevolissima messe di notizie sulla vita in Capranica nel ‘300 e anche su tanti altri castri non solo del Viterbese (il castro di Vitozza vicino Sorano, oggi diruto, a Nord, Todi, San Gemini e Castello di Montelabate (PG) a Est in Umbria, Civita Castellana, Stabia (l’attuale Faleria), Vico, Caprarola, Casamàla, Ronciglione, Nepi, Sutri, Bassano Romano, Barbarano Romano e anche Trevignano, Cerveteri, Anguillara Sabazia e Bracciano a Sud ma anche Carcàri e Santa Severa ad Ovest, più le città di Roma e Viterbo.

Gradualmente gli interessi del Centro Ricerche e Studi di Capranica sono cresciuti e hanno coinvolto un territorio sempre più ampio tant’è che nella riunione del Consiglio Direttivo del 21 febbraio 2022 si è deliberato all’unanimità di modificare il nome del centro culturale in “Centro di Studi Storici e Archeologici” più rispondente all’evoluzione degli interessi operata da questo Centro di Ricerca, considerando anche che il 75% dei soci, molti dei quali ricercatori, non sono residenti in Capranica. Fra i 37 soci attuali vi sono ben 10 tra professori e dottori di ricerca in campo universitario, sia nel campo dell’Archeologia greco-romana che nell’Etruscologia, sia nel campo dell’Assiriologia che nelle Antichità egizie e nubiane, sia nel campo della Storia dell’Architettura e del Restauro architettonico che nella Storia dell’Arte e nell’Archeologia medioevale.

L’Assemblea Straordinaria dei Soci dell’11 giugno 2022 ha ratificato il cambio di denominazione e ha anche stabilito alcune modifiche alla Statuto del Centro per renderlo più snello e più rispondente ai nuovi interessi culturali e alle nuove e più ampie finalità.

Il Centro di Studi Storici e Archeologici svolge da cinque anni un ciclo di conferenze, con professori qualificati, anche universitari, presso la sala privata Kimairah su argomenti di carattere archeologico, storico, artistico e relativi anche al mondo dell’esplorazione. Nella stagione 2022-2023 inizierà anche una collaborazione con l’Istituto di Storia del Diritto Italiano di “Sapienza Università di Roma”, coordinato dalla prof.ssa Laura Moscati, figlia del famoso archeologo Sabatino Moscati; con l’ISMEO, l’Istituto italiano che da parecchi decenni promuove e organizza missioni archeologiche in alcuni Paesi del Mediterraneo e soprattutto nel Vicino Oriente, nell’Oriente Centrale e nell’Estremo Oriente; inoltre inizierà una collaborazione anche con la Società Geografica Italiana, con sede in Roma; tutti questi prestigiosi istituti terranno delle conferenze a Capranica per il Centro di Studi Storici e Archeologici.

Infine ricordiamo come nel gennaio 2023 uscirà il primo numero del “Bollettino del Centro di Studi Storici e Archeologici” edito dalla casa editrice romana GBEditoria, di cui è titolare la dr.ssa Ginevra Bentivoglio, figlia d’arte; il Bollettino uscirà con cadenza semestrale e tratterà argomenti di storia, archeologia e del mondo dell’esplorazione nel senso più ampio, affrontando anche temi di storia e arte contemporanea.

Organigramma

Presidente: Prof. Carlo Maria D’Orazi

Vice Presidente: Prof. Stefano Francocci

Segretario: Sig.ra Nicoletta Recchia

 

Membri del Consiglio Direttivo:

Prof. Carlo Maria D’Orazi – Presidente

Prof. Stefano Francocci – Vice Presidente

Sig.ra Nicoletta Recchia – Segretario

Prof.ssa Francesca Macino

Prof. Klaus Stefan Freyberger

Prof. Roberto Oriolesi

Dott. Leonardo Maltese

Arch. Antonio Barella

Dr.ssa Paola Francini

Collegio dei Revisori dei Conti:

Arch. Italia Vinciguerra – Presidente

Dott. Tommaso Valeri

Sig. Giovanni Oroni

Curriculum vitae dei membri del Consiglio direttivo

  • Prof. Carlo Maria D’Orazi

Presidente e promotore prima del Centro Ricerche e Studi di Capranica, fondato l’8 aprile 2017, e poi del Centro di Studi Storici e Archeologici con sede in Capranica.

Il prof. Carlo Maria D’Orazi è residente a Capranica ed è nato nel 1959, è un Paleologo esperto, ovvero è un ricercatore competente in varie fasi storiche e archeologiche. Svolge corsi di Paleografia latina di base con cui insegna a leggere, trascrivere e tradurre documenti medioevali, rinascimentali e barocchi che vanno dal IX al XVIII secolo a vari ricercatori. È socio dal 1977 del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione di cui è stato, negli anni ’80, anche Consigliere Direttivo. Il padre, il prof. Francesco Maria D’Orazi, è stato uno dei nove soci fondatori del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, il 31 maggio 1948, di cui è stato Presidente dal 1984 al 2006 e ha pubblicato diversi libri e saggi in campo farnesiano, su le antiche tipografie del XVII e del XVIII secolo di Ronciglione, su i due importanti musicisti barocchi di Ronciglione, Domenico Massenzio e Tullio Cima, vissuti a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, su l’età Giacobina e Napoleonica nel Viterbese e anche su la Via Francigena.

In campo archeologico ha individuato sin dall’Agosto 2011 l’Area sacra etrusco-romana dei monti Cimini, ovvero il famoso, antichissimo e introvabile “Fanum Voltvmnae”, cioè il principale luogo di culto del popolo etrusco prima e del popolo romano poi con una fase dell’età del Bronzo, una Etrusca, una Romana, una Paleocristiana, una Gotica e una Bizantino-longobarda che cessa in età Carolingia.

Il prof. Carlo Maria D’Orazi è autore, inoltre di diversi saggi in campo medievistico locale e anche in tema farnesiano e sta scrivendo un libro su “La vita quotidiana e di corte, sotto i conti degli Anguillara, a Capranica nel XIV secolo” libro che verrà pubblicato entro il 2024. Questa pubblicazione sarà basata sullo studio analitico dei 33 protocolli notarili del ‘300 di Capranica per un totale di circa 3.500 atti notarili scritti in latino che partono dall’anno 1334; questo fondo notarile del XIV secolo -insieme all’Archivio Notarile di Sutri che inizia dall’anno 1373 e a quello di Nepi che comincia dall’anno 1384- è la più antica fonte locale per la conoscenza storica basso-medioevale, rinascimentale e barocca di molti castri del Viterbese e di alcuni dell’alta provincia romana.

  • Prof. Stefano Francocci

Vice Presidente del Centro di Studi Storici e Archeologici, è residente a Viterbo ed è nato nel 1966. Laureato in Lettere con indirizzo archeologico è specializzato in Archeologia dell’Egitto greco-romano; è autore di diverse pubblicazioni di carattere storico e archeologico e ha partecipato a diversi convegni anche all’estero ed è Direttore del Museo Civico Archeologico di Nepi (VT) dal 1997.

  • Sig.ra Nicoletta Recchia

Segretario del Centro di Studi Storici e Archeologici; è residente a Veiano (l’antica Viano di epoca medioevale) ed è nata nel 1965; laureanda in Scienza della Comunicazione e Tecnologia all’Università della Tuscia di Viterbo, è una storica locale autrice di alcune pubblicazioni di carattere storico tra cui un bel volume sul bombardamento aereo americano subìto dal paese di Vejano il 5 giugno 1944.

  • Prof.ssa Francesca Macino

La prof.ssa Francesca Macino che si è laureata in “Lettere Classiche” nel 1996, ha conseguito nel 2000 il diploma di “Archivista Paleografa” presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari della “Sapienza Università di Roma” e, nel 2005, il titolo di dottoressa di ricerca in “Scienze del testo e del libro manoscritto” presso l’Università di Cassino.

Docente di ruolo di materie letterarie e latino nei Licei dal 2001, nel biennio 2004/2006 è stata titolare di assegno di ricerca per il settore scientifico-disciplinare M-STO/09 presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari; per l’Anno Accademico 2006/2007 è stata titolare di contratto sostitutivo per l’insegnamento di “Codicologia” presso la stessa Scuola Speciale.

Dal 2013 è ricercatrice per il settore scientifico-disciplinare di “Storia del diritto medievale e moderno” presso il Dipartimento di “Scienze giuridiche” della Facoltà di Giurisprudenza della “Sapienza Università di Roma” di cui la prof.ssa Laura Moscati è, invece, la coordinatrice della “Sezione di Storia del diritto italiano” ed è anche membro della Giunta del Dipartimento di “Scienze giuridiche”; ricordiamo che la prof.ssa Laura Moscati è figlia del famoso professore, archeologo e divulgatore scientifico Sabatino Moscati.

Tra le pubblicazioni della prof.ssa Francesca Macino ricordiamo: Sulle tracce delle Istituzioni di Giustiniano nell’Alto Medioevo, “Studi e Testi” 446, Biblioteca Apostolica Vaticana 2008; L’“hypòmnema” dalla prassi amministrativa dell’età imperiale romana alla prassi negoziale dell’Alto Medioevo, in Civiltà del Mediterraneo: interazioni grafiche e culturali attraverso libri, documenti, epigrafi, a cura di L. D’Arienzo – S. Lucà, Spoleto 2018; Sulla storiografia giuridica europea dell’Ottocento in tema di diritto longobardo, in “Historia et ius” 15 (2019); La verità e i suoi significati. Note sulla dottrina civilistica di diritto comune, Napoli 2020; “Extra petita”. Sugli effetti della clausola “sola facti veritate inspecta” nella dottrina tra XV e XVI secolo, in “Historia et ius” 20 (2021).

 
  • Prof. Klaus Stefan Freyberger

Il prof. Klaus Stefan Freyberger è residente sia a Capranica, dalla primavera all’autunno, che a Monaco di Baviera per la parte restante dell’anno; è nato a Norimberga nel 1948 ed è un archeologo greco-romano specializzato nell’architettura dell’epoca ellenistica e romana in Italia e nel mondo mediterraneo orientale; inoltre è stato dal 1994 al 1999 Direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Damasco in Siria e dal 2002 al 2014 Direttore scientifico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma.

Autore di sette monografie e di oltre 100 saggi di carattere archeologico, pubblicati su riviste specializzate, scritti sia in tedesco che in italiano e in inglese, sta per pubblicare, con un editore tedesco, un’ulteriore monografia sulla Basilica Iulia nel Foro Romano, alla luce anche delle recenti scoperte effettuate con le indagini di scavo promosse dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma; inoltre ha partecipato a numerosi convegni promossi e organizzati in Germania, in Italia e in altri Paesi.

Il prof. Klaus Stefan Freyberger ha insegnato Archeologia Classica all’Università di Monaco di Baviera, dove tiene ancora dei seminari sull’Architettura romana di epoca repubblicana e imperiale, e all’Università di Colonia.

  • Prof. Roberto Oriolesi

Il prof. Roberto Oriolesi è un archeologo orientalista, laureatosi presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma; attualmente sta conseguendo la laurea in “Epigrafia semitica”; inoltre è archeologo orientalista e assistente e cultore di “Egittologia, Letteratura Copta e Antichità Nubiane”, presso il dipartimento di Studi Orientali de “La Sapienza” di Roma.

Specializzato in “Assiriologia, rilievi ed analisi dei monumenti antichi e Antichità Nubiane”, è stato membro di numerose missioni archeologiche in Sudan -presso il sito archeologico di Abu-Erteila, in qualità di esperto dei rilievi e analisi dei monumenti antichi, fra la  4° e la 5° cataratta sul fiume Nilo, all’altezza del Tropico del Cancro organizzate  dall’ISMEO (“Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente”, nato nel 1933, attualmente “Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente” con sede in Roma) in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, Dipartimento dei Studi orientali, l’Accademia dei Lincei e delle Scienze di Mosca e la “University Rhode Island College Providence” negli Stati Uniti D’America.

Il dott. Oriolesi ha partecipato a diverse missioni archeologiche all’estero: Turchia, Siria, Giordania, Egitto, Sinai, e Sudan; ha svolto ispezioni archeologiche in Grecia, in Turchia orientale e occidentale, a Creta, in Tunisia, nello Yemen, in Iran e in Egitto: Wadi Allaqi, Abu Simbel, Al Fayum, Karnak e, nella Valle dei Re: la Tomba di Tutankhamon, di Ramses II e della Regina Nefertari.

Per quanto riguarda le ispezioni archeologiche in Italia, si è occupato dell’isola di Mozia in Sicilia, di Tharros e di Nora (Sardegna); a Roma ha svolto ispezioni sul Palatino: rilievo e analisi della Via Sacra fino all’Arco di Tito e, inoltre, si è occupato del Porto orientale di Ostia antica; ha partecipato alle giornate “For Nubian Studies” a Vienna, Parigi, Londra, Varsavia, Boston e a Roma.

Ha ricoperto, inoltre, l’incarico di curatore e di organizzatore di una mostra, per conto dell’ISMEO, presso il Museo “L. Pigorini” di Roma dal titolo “Altari nella sabbia: l’area culturale di Abu Erteila”; ha collaborato, infine, alla realizzazione di un documentario in Sudan per la trasmissione “Geo & Geo” di RAI 3.

  • Dott. Leonardo Maltese

Residente a Blera (VT), è nato nel 1979; è archeologo medievista ed è autore di alcune pubblicazioni scientifiche in tale ambito. È stato uno dei soci fondatori del vecchio Centro Ricerche e Studi di Capranica di cui è stato anche Consigliere Direttivo. Ha partecipato al convegno su il “Castrum Capralice e il castello di Capranica nel Medioevo” svoltosi a Capranica il 7 settembre 2019 con una relazione dal titolo: I castelli dei Conti d’Anguillara nella Tuscia.

  • Arch. Antonio Barella

Originario di Capranica ma residente a Roma, è nato nel 1941; cultore di storia, ha lavorato per il Comune di Roma ed è proprietario della sala Kimairah dove il Centro di Studi Storici e Archeologici svolge le proprie conferenze; è stato uno dei soci fondatori del vecchio Centro Ricerche e Studi di Capranica.

  • Dott.ssa Paola Francini

Residente a Capranica, è nata nel 1943; si è laureata in “Conservazione dei Beni Culturali”, con indirizzo archeologico, presso l’Università della Tuscia di Viterbo con una tesi in “Storia romana” dal titolo: Il marmo bianco nell’Arabia Felice.

Atto costitutivo e Statuto associazione

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