- Prof. Carlo Maria D’Orazi
Presidente e promotore prima del Centro Ricerche e Studi di Capranica, fondato l’8 aprile 2017, e poi del Centro di Studi Storici e Archeologici con sede in Capranica.
Il prof. Carlo Maria D’Orazi è residente a Capranica ed è nato nel 1959, è un Paleologo esperto, ovvero è un ricercatore competente in varie fasi storiche e archeologiche. Svolge corsi di Paleografia latina di base con cui insegna a leggere, trascrivere e tradurre documenti medioevali, rinascimentali e barocchi che vanno dal IX al XVIII secolo a vari ricercatori. È socio dal 1977 del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione di cui è stato, negli anni ’80, anche Consigliere Direttivo. Il padre, il prof. Francesco Maria D’Orazi, è stato uno dei nove soci fondatori del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, il 31 maggio 1948, di cui è stato Presidente dal 1984 al 2006 e ha pubblicato diversi libri e saggi in campo farnesiano, su le antiche tipografie del XVII e del XVIII secolo di Ronciglione, su i due importanti musicisti barocchi di Ronciglione, Domenico Massenzio e Tullio Cima, vissuti a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, su l’età Giacobina e Napoleonica nel Viterbese e anche su la Via Francigena.
In campo archeologico ha individuato sin dall’Agosto 2011 l’Area sacra etrusco-romana dei monti Cimini, ovvero il famoso, antichissimo e introvabile “Fanum Voltvmnae”, cioè il principale luogo di culto del popolo etrusco prima e del popolo romano poi con una fase dell’età del Bronzo, una Etrusca, una Romana, una Paleocristiana, una Gotica e una Bizantino-longobarda che cessa in età Carolingia.
Il prof. Carlo Maria D’Orazi è autore, inoltre di diversi saggi in campo medievistico locale e anche in tema farnesiano e sta scrivendo un libro su “La vita quotidiana e di corte, sotto i conti degli Anguillara, a Capranica nel XIV secolo” libro che verrà pubblicato entro il 2024. Questa pubblicazione sarà basata sullo studio analitico dei 33 protocolli notarili del ‘300 di Capranica per un totale di circa 3.500 atti notarili scritti in latino che partono dall’anno 1334; questo fondo notarile del XIV secolo -insieme all’Archivio Notarile di Sutri che inizia dall’anno 1373 e a quello di Nepi che comincia dall’anno 1384- è la più antica fonte locale per la conoscenza storica basso-medioevale, rinascimentale e barocca di molti castri del Viterbese e di alcuni dell’alta provincia romana.
Vice Presidente del Centro di Studi Storici e Archeologici, è residente a Viterbo ed è nato nel 1966. Laureato in Lettere con indirizzo archeologico è specializzato in Archeologia dell’Egitto greco-romano; è autore di diverse pubblicazioni di carattere storico e archeologico e ha partecipato a diversi convegni anche all’estero ed è Direttore del Museo Civico Archeologico di Nepi (VT) dal 1997.
Segretario del Centro di Studi Storici e Archeologici; è residente a Veiano (l’antica Viano di epoca medioevale) ed è nata nel 1965; laureanda in Scienza della Comunicazione e Tecnologia all’Università della Tuscia di Viterbo, è una storica locale autrice di alcune pubblicazioni di carattere storico tra cui un bel volume sul bombardamento aereo americano subìto dal paese di Vejano il 5 giugno 1944.
- Prof.ssa Francesca Macino
La prof.ssa Francesca Macino che si è laureata in “Lettere Classiche” nel 1996, ha conseguito nel 2000 il diploma di “Archivista Paleografa” presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari della “Sapienza Università di Roma” e, nel 2005, il titolo di dottoressa di ricerca in “Scienze del testo e del libro manoscritto” presso l’Università di Cassino.
Docente di ruolo di materie letterarie e latino nei Licei dal 2001, nel biennio 2004/2006 è stata titolare di assegno di ricerca per il settore scientifico-disciplinare M-STO/09 presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari; per l’Anno Accademico 2006/2007 è stata titolare di contratto sostitutivo per l’insegnamento di “Codicologia” presso la stessa Scuola Speciale.
Dal 2013 è ricercatrice per il settore scientifico-disciplinare di “Storia del diritto medievale e moderno” presso il Dipartimento di “Scienze giuridiche” della Facoltà di Giurisprudenza della “Sapienza Università di Roma” di cui la prof.ssa Laura Moscati è, invece, la coordinatrice della “Sezione di Storia del diritto italiano” ed è anche membro della Giunta del Dipartimento di “Scienze giuridiche”; ricordiamo che la prof.ssa Laura Moscati è figlia del famoso professore, archeologo e divulgatore scientifico Sabatino Moscati.
Tra le pubblicazioni della prof.ssa Francesca Macino ricordiamo: Sulle tracce delle Istituzioni di Giustiniano nell’Alto Medioevo, “Studi e Testi” 446, Biblioteca Apostolica Vaticana 2008; L’“hypòmnema” dalla prassi amministrativa dell’età imperiale romana alla prassi negoziale dell’Alto Medioevo, in Civiltà del Mediterraneo: interazioni grafiche e culturali attraverso libri, documenti, epigrafi, a cura di L. D’Arienzo – S. Lucà, Spoleto 2018; Sulla storiografia giuridica europea dell’Ottocento in tema di diritto longobardo, in “Historia et ius” 15 (2019); La verità e i suoi significati. Note sulla dottrina civilistica di diritto comune, Napoli 2020; “Extra petita”. Sugli effetti della clausola “sola facti veritate inspecta” nella dottrina tra XV e XVI secolo, in “Historia et ius” 20 (2021).
- Prof. Klaus Stefan Freyberger
Il prof. Klaus Stefan Freyberger è residente sia a Capranica, dalla primavera all’autunno, che a Monaco di Baviera per la parte restante dell’anno; è nato a Norimberga nel 1948 ed è un archeologo greco-romano specializzato nell’architettura dell’epoca ellenistica e romana in Italia e nel mondo mediterraneo orientale; inoltre è stato dal 1994 al 1999 Direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Damasco in Siria e dal 2002 al 2014 Direttore scientifico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma.
Autore di sette monografie e di oltre 100 saggi di carattere archeologico, pubblicati su riviste specializzate, scritti sia in tedesco che in italiano e in inglese, sta per pubblicare, con un editore tedesco, un’ulteriore monografia sulla Basilica Iulia nel Foro Romano, alla luce anche delle recenti scoperte effettuate con le indagini di scavo promosse dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma; inoltre ha partecipato a numerosi convegni promossi e organizzati in Germania, in Italia e in altri Paesi.
Il prof. Klaus Stefan Freyberger ha insegnato Archeologia Classica all’Università di Monaco di Baviera, dove tiene ancora dei seminari sull’Architettura romana di epoca repubblicana e imperiale, e all’Università di Colonia.
Il prof. Roberto Oriolesi è un archeologo orientalista, laureatosi presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma; attualmente sta conseguendo la laurea in “Epigrafia semitica”; inoltre è archeologo orientalista e assistente e cultore di “Egittologia, Letteratura Copta e Antichità Nubiane”, presso il dipartimento di Studi Orientali de “La Sapienza” di Roma.
Specializzato in “Assiriologia, rilievi ed analisi dei monumenti antichi e Antichità Nubiane”, è stato membro di numerose missioni archeologiche in Sudan -presso il sito archeologico di Abu-Erteila, in qualità di esperto dei rilievi e analisi dei monumenti antichi, fra la 4° e la 5° cataratta sul fiume Nilo, all’altezza del Tropico del Cancro organizzate dall’ISMEO (“Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente”, nato nel 1933, attualmente “Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente” con sede in Roma) in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, Dipartimento dei Studi orientali, l’Accademia dei Lincei e delle Scienze di Mosca e la “University Rhode Island College Providence” negli Stati Uniti D’America.
Il dott. Oriolesi ha partecipato a diverse missioni archeologiche all’estero: Turchia, Siria, Giordania, Egitto, Sinai, e Sudan; ha svolto ispezioni archeologiche in Grecia, in Turchia orientale e occidentale, a Creta, in Tunisia, nello Yemen, in Iran e in Egitto: Wadi Allaqi, Abu Simbel, Al Fayum, Karnak e, nella Valle dei Re: la Tomba di Tutankhamon, di Ramses II e della Regina Nefertari.
Per quanto riguarda le ispezioni archeologiche in Italia, si è occupato dell’isola di Mozia in Sicilia, di Tharros e di Nora (Sardegna); a Roma ha svolto ispezioni sul Palatino: rilievo e analisi della Via Sacra fino all’Arco di Tito e, inoltre, si è occupato del Porto orientale di Ostia antica; ha partecipato alle giornate “For Nubian Studies” a Vienna, Parigi, Londra, Varsavia, Boston e a Roma.
Ha ricoperto, inoltre, l’incarico di curatore e di organizzatore di una mostra, per conto dell’ISMEO, presso il Museo “L. Pigorini” di Roma dal titolo “Altari nella sabbia: l’area culturale di Abu Erteila”; ha collaborato, infine, alla realizzazione di un documentario in Sudan per la trasmissione “Geo & Geo” di RAI 3.
Residente a Blera (VT), è nato nel 1979; è archeologo medievista ed è autore di alcune pubblicazioni scientifiche in tale ambito. È stato uno dei soci fondatori del vecchio Centro Ricerche e Studi di Capranica di cui è stato anche Consigliere Direttivo. Ha partecipato al convegno su il “Castrum Capralice e il castello di Capranica nel Medioevo” svoltosi a Capranica il 7 settembre 2019 con una relazione dal titolo: I castelli dei Conti d’Anguillara nella Tuscia.
Originario di Capranica ma residente a Roma, è nato nel 1941; cultore di storia, ha lavorato per il Comune di Roma ed è proprietario della sala Kimairah dove il Centro di Studi Storici e Archeologici svolge le proprie conferenze; è stato uno dei soci fondatori del vecchio Centro Ricerche e Studi di Capranica.
Residente a Capranica, è nata nel 1943; si è laureata in “Conservazione dei Beni Culturali”, con indirizzo archeologico, presso l’Università della Tuscia di Viterbo con una tesi in “Storia romana” dal titolo: Il marmo bianco nell’Arabia Felice.